Marco Lodola. Elettrocittà - Palazzo del Monferrato

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ARCHIVIO / Marco Lodola. Elettrocittà

12 settembre - 2 novembre 2008


Si tratta della mostra "Elettrocittà" di Marco Lodola, artista noto a livello internazionale per le sue creazioni luminose.
Dal delirio di luci nascono le scatole luminose, che vivono in questo sfondo Neo-Pop giocoso e liberatorio, quindi sono il tripudio della luce artificiale e il piacere di vivere la notte. Ogni personaggio, od oggetto, è colto in un attimo di movimento: auto, motoscafi, moto da corsa, sidecar, vespe di ogni colore cavalcate da teenager vestite in modo trendy (l'artista ha una vera e propria passione per la Vespa, che fa tuttora impazzire i ragazzi), biciclette da corsa, ballerini di danze latino-americane, tenniste pronte ad un rovescio implacabile, sono ridotti da Lodola a sagome emananti luce come se fossero prive di materia. Oggi è infatti un muro di luce a costituire l'ultimo obiettivo della nostra visione del mondo. Molto significativa è la scultura Capogiro, un ciclista che sta tagliando trionfante il filo del traguardo; l'atleta è circonfuso da una luce che è soprattutto un alone magnetico, un'aura magica che fuoriesce dalla scatola di plexiglas, per invadere lo spazio con la sua energia vitale. Gli oggetti sono colorati perché riflettono le radiazioni luminose, che provengono da cromie forti come il rosso, il blu, il giallo, il verde (ci fanno riscoprire la timbrica rock), che hanno anche un'azione psichica (risvegliano un inconscio ottico) su chi guarda.
Per Lodola l'arte diventa dunque un mezzo per ritrovare l'infanzia del gioco, della speranza, della gioia, un modo di donare un senso alla nostra esistenza frenetica, piena di ansie per il domani

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