ARCHIVIO / V-Art in the city
17 - 26 novembre 2013
La fiera internazionale di arte contemporanea di Valenza apre i suoi orizzonti alla valorizzazione del patrimonio artistico locale attraverso il progetto V-art in the City.
La protagonista di questa iniziativa è la città di Alessandria che ospita una serie di eventi collaterali legati alla fiera che coinvolgono non solo l’aspetto artistico culturale della città, ma anche le attività commerciali e turistiche. Attraverso l’arte e la cultura si crea una sinergia sociale che coinvolge i cittadini in un’atmosfera di festa, nella quale si ha la possibilità di avvicinarsi alla cultura attraverso un’esposizione di carattere internazionale e godere dei servizi offerti dalla popolazione locale, in un rapporto di scambio con le tradizioni del territorio.
Uno dei principali eventi che si ricollegano più direttamente al concept della Fiera è Contemporanea: una mostra che presenta una selezione di ventiquattro artisti, italiani e internazionali, invitati a presentare al pubblico una tra le loro migliori opere, dando vita ad un’interessante collettiva che racconta il panorama dell’arte contemporanea in un momento così complicato del nostro presente.
Ad ospitare l’esposizione è Palazzo del Monferrato: situato nel cuore della città di Alessandria, è un centro espositivo polifunzionale all’avanguardia, dopo la recente ristrutturazione gli ampi spazi del palazzo sono dedicati ad eventi culturali, esposizioni d’arte e conferenze.
L’edificio, con una superficie utile complessiva pari a circa 1.900 metri quadri, è strutturato su quattro piani, all'ultimo dei quali si trova la Buvette dove è possibile degustare i prodotti enogastronomici di eccellenza della città e della provincia. Nato come sede camerale, è stato edificato nel 1932-1933 su progetto dell’architetto torinese Giovanni Chevalley. La struttura ha ospitato gli uffici della Camera di Commercio per circa settant’anni, nel 2011 ha assunto poi la denominazione di Palazzo Asperia ed attualmente quella di Palazzo del Monferrato.
Il palazzo è articolato su un piano terreno, dove trova posto un ampio salone delle adunanze, affrescato dal pittore locale Giovanni Patrone; vi troviamo poi un mezzanino e un piano nobile, che ospitava gli uffici di presidenza e di segreteria, la sala del consiglio e la biblioteca, infine un secondo piano adibito agli uffici con un ampio sottotetto attrezzato ad archivio.
Il percorso della mostra si snoda attraverso le sale del palazzo, il contrasto tra la storica architettura, lo stile romantico delle sale e le opere immerge lo spettatore in un contesto surreale, un viaggio attraverso gli stili che caratterizzano l’arte contemporanea di oggi.
Contemporaneo è tutto ciò che nasce e vive nel nostro tempo, in un tempo presente, carico di stimoli che provengono da un mondo globalizzato in cui l’arte lotta faticosamente per mantenere il suo posto d’onore.
Contemporanea è l’intenzione di questa esposizione di trasmettere al pubblico un messaggio di condivisione, nel quale gli artisti hanno lavorato in piena autonomia e libertà ritrovando le loro opere a dialogare nel suggestivo contesto di Palazzo del Monferrato ad Alessandria.
Il piano dello storico palazzo, nel quale è allestita l’esposizione, nobilitano un percorso che esalta ancora di più il contrasto estetico tra passato e presente.
L’arte è da sempre una vera e propria forma di comunicazione: il contenuto dei suoi messaggi viene raccontato attraverso poliedrici modi di rappresentazione che utilizzano infinite tecniche di realizzazione.
La moderna concezione dell’arte è libera dai quei vincoli formali imposti dalla storia che servivano per classificare un’opera come vera e propria arte nel senso aulico del termine.
L’arte è contemporanea proprio perché è trasmissione di un messaggio nuovo, di un concetto mai esistito prima, che nasce dal pensiero dell’artista.
Un’idea viscerale e appassionata che racchiude un mondo di sensazioni ed emozioni personali che trovano la loro via di fuga nella creazione di una forma, nella potenza di un colore, nell’unione di più materiali, nella manipolazione del già esistente, nel mistero di una necessità interiore.
L’artista è colui che riesce a dire qualcosa senza il suono delle parole pronunciate dalla sua bocca. Al di fuori di alcune forme di performance in cui si espone in prima persona, l’artista tende a restare nascosto dentro la sua creazione, lasciando che l’interpretazione dell’opera sveli il suo messaggio. L’estetica dell’arte si presenta allo spettatore come la lettura di un libro attraverso le immagini: la vista è, infatti, il senso maggiormente stimolato dalle opere, il pubblico è invitato ad osservare con prudenza inizialmente e a guardare più intensamente poi ciò che ha davanti.
Guardare implica un impegno personale che, attraverso gli occhi, coinvolge anche gli altri organi sensoriali: significa andare al di là di ciò che appare, soffermarsi sui dettagli, cercare un significato interiore o riconoscere se stessi nell’opera, aprendo la mente a quella realtà alternativa che l’arte contemporanea rappresenta.
Ciò che il cervello elabora matematicamente e razionalmente di fronte ad un’opera è immediatamente trasmesso ad un altro organo, che di razionale ha solo la sua esistenza.
La moderna bellezza si traduce, quindi, in con-fusione di contenuti e stili, nella quale l’artista ha il compito di trasformare il contenuto in forma e la forma in emozione.
Il successo di un’opera d’arte si misura anche in base alla sua capacità di dialogo, alla trasparenza sociale, in base a ciò che Marcel Duchamp chiamava “coefficiente d’arte”, una relazione tra il contesto e il tempo.
L’hic et nunc dell’opera rispecchia a pieno il concetto di contemporaneità, creare una relazione tra il qui e ora significa riuscire a rispondere alla domanda: in che direzione si sta muovendo l’arte contemporanea?
L’arte si muove come si muove il tempo, le tecniche d’espressione variano a seconda del periodo e delle possibilità che il presente offre. Oggi esistono, ma soprattutto vengono riconosciute come tali, differenti tecniche artistiche che impegnano l’utilizzo di materiali come la pittura (olio o acrilico) su tela o tavola, il collage, la fotografia, ma anche il video, le recenti tecnologie e installazioni di ogni tipo, forma e dimensione.
Le nuove tendenze cercano di avvicinarsi a quell’arte pura che eleva ogni materiale all’astrazione concettuale, l’idea è protagonista di un contesto contemporaneo in cui l’artista si trova a lottare con il già visto o il già fatto.
Gli artisti di Contemporanea vincono questa battaglia dimostrando la volontà di confrontarsi nuovamente con tecniche classiche e allo stesso tempo con moderni materiali e nuove tecnologie, offrendo un viaggio alla scoperta de nuovi linguaggi di comunicazione del nostro tempo.
Il trionfo di colori immerge in una dimensione di vivace modernità, si respira una concezione post-moderna dell’astrattismo materico che suggerisce allo spettatore una chiave di lettura che guarda al passato.
La materia prende vita dall’azione, in ogni opera si cela il gesto primordiale e istintivo di una mano che impugna uno strumento per lasciare un segno che buchi il tempo e lo spazio alla ricerca dell’immortalità. Ogni opera esiste quando ha un rapporto con il proprio tempo e con l’uomo che l’ha concepita nel proprio tempo.
Ci troviamo oggi in un’epoca in cui il pregiudizio verso l’arte divide il pubblico fruitore in amante appassionato o pesante critico, la corrente contemporanea esalta maggiormente questa divisione e sfida lo spettatore alla comprensione profonda di opere che a volte risultano di elementare interpretazione ed altre rappresentanti di un indecifrabile linguaggio. Per andare oltre all’aspetto meramente tecnico e materiale è necessario lasciarsi guidare dall’intelligenza emotiva che si nasconde dentro ognuno, che è quella capacità di decodificare il linguaggio criptato dell’arte contemporanea attraverso un approccio emozionale e non solo puramente estetico.
Contemporanea offre allo spettatore la possibilità di affidarsi alla sfera emozionale del sentire, la forza della materia, la delicatezza dei colori, l’intensità dei volti, contraddistinguono le diverse poetiche nascoste in ogni opera. Slegati da un concetto predefinito, gli artisti presenti in mostra lavorano con estrema purezza di contenuti, rappresentano la loro versione di bellezza. Ventiquattro opere come testimoni di un’arte contemporanea fatta d’intuizione ed espressione, un viaggio che inizia dalla conoscenza dell’individuale fino alla scoperta dell’universale.
Catalogo in mostra a cura di EXPO VISUM SIL.MA testi di Silvia Bignetti
ORARI APERTURA MOSTRA
dal 17 al 26 novembre 2013
da martedì a domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00
inaugurazione sabato 16 novembre ore 19:00
ARTISTI PRESENTI IN MOSTRA
ANNA E FRANCO
SILVIA CANTON
ILENIO CELORIA
IVO COMPAGNONI
ANGELO FRABASILE
SERGIO GANDOSSI
GAUDIOFASTO
MAX GIANNOTTA
MICHELLE HOLD
LALLYCULA-LAURA ALLORI
MARCO MAZZA’
MASSIMILIANO MANENTI
LAMBERTO MELINA
DAVIDE MINETTI
PIERGIORGIO PANELLI
ALESSANDRO PATRONE
PETRA PROBST
PIERO RACCHI
BARBEL RICKLEFTS-BARH
ROBERTA RICOLFI
ANDREA RIZZARDI RECCHIA
ASTRID SCHROFFNER
BONA TOLOTTI
ALEXANDRA WINTERBERG